Quoto le osservazioni di Vallombrosa, GiPiRat e di Qarlo.
In generale, sono questioni di lana caprina; è noto che nelle intenzioni di Piaggio la Cosa doveva essere l'erede della PX, con una evidente parentela tecnica. È altrettanto noto che Piaggio, con sciagurata miopia commerciale, volesse in quel periodo troncare di netto con la tradizione, apponendo al nuovo mezzo un nome che rompesse col passato, in risposta all'incalzante invasione degli automatici orientali; purtroppo l'ha fatto con quello che probabilmente è il peggiore dei nomi, assai poco qualificante, ai limiti del ridicolo.
Nei fatti Piaggio ha voluto spacciare un'evoluzione della Vespa per qualcosa di diverso ed è curioso che dieci anni più tardi, con un mutato sguardo verso il passato, abbia fatto grosso modo l'opposto.
La questione è complessa perché per variegati opportunismi commerciali ha chiamato in modi diversi i propri mezzi a seconda dei mercati di destinazione. Se è vero che ha chiamato Vespa la Cosa venduta all'estero (per esempio in Germania), è altrettanto vero che il marchio Vespa è stato usato anche per mezzi ben diversi. Se ricordo bene nel Regno Unito il marchio Vespa era usato anche per il Ciao; la Motovespa spagnola produceva un simile ciclomotore col nome di Vespino; l'Ape in America Latina era venduto come TriVespa. Pensiamo anche alla Vespa 400. Piaggio ha sempre utilizzato il nome Vespa per mero vantaggio economico; lo fa ancora oggi per l'attuale gamma, seppure con evidente soluzione di continuità col passato, con la sola eccezione della cara vecchia PX.
Aggrapparsi ad ogni dettaglio, sia esso pro o contro questa tesi, temo finisca solo per prolungare discussioni senza esiti condivisi.
Personalmente non faccio differenza fra chi guida una Cosa da chi guida una Vespa. Io guido una derivata indiana e non mi faccio remore nell'inserirla nel parco Vespe. È una Vespa? Non esattamente, è una Bajaj. Non ho la pretesa di cambiare il nome alle cose, ma mi piace conoscere la storia delle cose (e delle... Cose ) e tanto basta per valutarle per ciò che sono.
Poi ognuno la può vedere secondo il proprio punto di vista.

Chi vuol esser lieto, sia.


Citazione Originariamente Scritto da FRANGISASSI Visualizza Messaggio
Nei libretti sono scritte un mucchio di cavolate. Anche la mia px 200 é segnata come px 200 e. ... così come la cavalleria.
Io ci andrei cauto. Perché, a meno di evidenti errori di trascrizione, la carta di circolazione costituisce un riferimento affidabile e i dati che essa riporta sono validi sino a prova contraria, essendo peraltro depositati ed approvati dalla MCTC.
Quanto alla dicitura PX 200 E, non vedo dove sia il problema. Abbiamo già appurato che la tua Vespa è stata omologata mediante un'estensione dell'omologazione della PX 200 E, pertanto quella dicitura è assolutamente opportuna.