Seguendo il tuo ragionamento quindi, possiamo dire che poiché hanno lo stesso orientamento della guarnizione, anche le alette del cilindro non vengono lambite dal flusso d'aria.![]()
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Se la prova teorica non è convincente consiglio vivamente quella empirica che, inequivocabilmente, mostra dei positivi e tangibili risultati.
Non ho detto questo, infatti ho detto quasi inesistente. Ovvio che le alette del cilindro vengono lambite dall'aria, piu sei vicino alla ventola e piu hai pressione che via via che si arriva alla testa la pressione diminuisce in quanto una parte della pressione si "disperde" nelle alette, quindi la quantita' di aria che passa nello spiraglio e' abbastanza esiguo.
Per me, dal punto di vista del raffredamento quella guarnizione e' praticamente inutile.
Vol.
Senza dare seguito a diatribe ormai inutili, invito caldamente gli utenti utenti del forum a fabbricarsene una, se sono in grado, o ad acquistarla online per pochi euro. Dati empirici alla mano, si renderanno conto di come stanno realmente le cose
Sia chiaro, senza alcun intento polemico, ché non è proprio nelle mie corde, ma con pacata consapevolezza.
Lo strumento di misura, in sostanza, è il tachimetro
Il fatto è che, a pari rapporto di compressione e squish, il motore che, poniamo, dopo un km di percorrenza a 125 orari, dava sintomi di battito in testa togliendo e ridando il gas, dopo il montaggio del dissipatore ha smesso di farlo.
La temperatura dell'alettatura della testa non cambia in maniera rilevante, ma un anello di rame sempre molto freddo rispetto ai gas combusti ai bordi della camera di scoppio inibisce l'autoaccensione.
Davvero basta provare per rendersi conto che un motore che batteva senza rame, smette di farlo dopo aver montato il dissipatore. Non so cosa potrei aggiungere...