No, non devi ridurre l'amperaggio, io ha detto 16 A perchè è il più diffuso su impianti nelle abitazioni.
Per dimensionara l'interruttore devi consultare il contratto di fornitura, e leggere se è 3 kw, oppure superiore, da li si evince quanto devi proteggere.
Suppongo che se ti ritrovi un 25A ci sarà un ovvio motivo. Diversamente è anche pericoloso, poichè non proteggerebbe la linea dai sovraccarichi, essendo calcolato su una sezzione di cavi decisamente superiore.
Il 16 A protegge la linea da 6mmq. il 25 A 10mmq ecc.
Ovvio che conviene, in ogni caso sostituire tutto il blocco automatico+differenziale. Preferendo sempre un automatico con alto potere d'interruzione (che è la forza di apertura dei contatti all'interno) ottimi da 6000 in su, ma il costo può lievitare vertiginosamente. Per legge è ammesso 4500 minimo. Ma per stare tranquillo ho sempre installato dei 6000, ed in persenza di condizionatori fissi installo anche i 10000Ka
3 kw,la prossima settimana vado nel negozio di materiale elettrico che ho vicino a casa e provo a sostituire quell'aggeggio....
Ieri mattina,ore 6.41 è successo nuovamente,così oggi un amico che pur non essendo elettricista per professione,ma che ''ne sa'' è passato a farmi visita su mia richiesta.Mi ha confermato il fatto che poteva dipendere dall'inversione della fase-neutro tra contatore e salvavita,ma dopo aver fatto alcune prove col tester abbiamo appurato che invece tali collegamenti andavano bene.Così abbiamo sostituito il salvavita con uno di pari caratteristiche(ma marca diversa) usato che aveva lui a casa,ora vediamo come va a finire,se non capita più ne andrò a comprare uno nuovo,in modo da rendergli il suo,e vorrà dire che era il mio salvavita ad essere difettoso e quindi troppo sensibile ai picchi di tensione....
Scusami, ribadisco il fatto che l'inversione tra i due poli assolutamente non implica nessun disturbo. Essendo corrente alternata ecc. ecc come già ho scritto in post precedente.
Il differenziale così come il magnetotermico non patiscono i picchi di tensione, anzi sono testati a 600 volt.
L'unica causa scaturiente lo sgancio è o una dispersione, ma non mi sembra il caso, oppure un difetto-usura del differenziale, che percepisce i disturbi di rete, chiamati armoniche.
Hai fatto bene a sostituire il componente, vedrai che il problema è risolto.
ciao io sono elettricista,ti dico subito il differenziale scatta quando si verifica la cosidetta differenza di potenziale che è data da una dispersione ,le cause x cui ti scatta possono essere varie1 somma di piccolissime dispersioni che si incontano quando entrano in funzione vari utilizzatori.anche motori di frigo che non parte sempre 2il differenziale diffettoso (o meglio che ha perso sensibilità) 3 un caso da non escludere assolutamente, se vivi in un condominio e 6 allacciato alla terra condominiale e un condomine ha una dispersione ma non ha il salvavita dentro casa si ripercuote inevitabilmente su di te!! ..però dovrebbe avere anche problemi qualcun'altro. ne ho viste veramente di tutti i colori ad una persona scattava quando si accendevano i lampioni di pubblica illuminazione e anche quando si spegnevano!!![]()
Leggo solo ora.
Una precisazione: se l'interruttore differenziale è solo con un polo protetto 1P+N non bisogna mai invertire in ingresso la polarità in quanto la protezione differenziale è solo sul polo di fase, invertendolo si perde protezione. Al massimo si inverte in uscita dal differenziale per un rimedio provvisorio.
Un interruttore salvavita è tecnicamente un interruttore differenziale e spesso è anche un magnetotermico quindi interviene per dispersione (differenziale) picco di assorbimento (magneto) sovraccarico continuo (termico)
Se scatta, escludendo picco e sovraccarico, resta la dispersione e il guasto dell'interruttore.
L'impianto di terra va controllato comunque e sempre ma in questo caso non centra nulla, se il differenziale scatta per una dispersione di elettrodomestico, la terra c'è e funziona, se la dispersione è altrove con o senza terra scatta comunque.
Sono convinto che il problema è nel tuo interruttore, magari troppo sensibile e di mattina, che è un momento critico per la fornitura elettrica si creano degli sbalzi che seppur lievi vengono interpretati "male" dall'interruttore che arriva a scattare.
................... una tre mari in 180 SS ...... non ha prezzo!!!!!
Non inviatemi PM, non posso rispondere, lo spazio della mia casella è saturo.
Qualche precisazione.
L'interruttore magnetotermico differenziale protegge due cose: la dispersione ed il sovraccarico. il valore 25 ampere si riferisce al sovraccarico. Utilizzare un 25 ampere senza che poi ci siano altre protezioni fino alle prese significa rischiare. Le prese per uso civile hanno portata massima 16 ampere quindi se a monte di questa presa non c'è una protezione almeno pari, da quella presa teoricamente ne possono uscire di più, 25 in questo caso, con l'ovvia conseguenza della fusione della presa entro pochi minuti di sovraccarico.
Inoltre per 3 KW la protezione giusta è 16 ampere, tanto di più dal contatore non ne escono, 25 ampere per 4,5KW e 32 per 6,0 KW, sempre riferiti all'interruttore generale. Poi andrebbe installato un interruttore per ogni circuito collegato (esempio luci e prese) con protezione adeguato alla portata massima consentita dalla sezione dei cavi collegati ed alla portata massima delle prese.
Un'altra considerazione sulle prese. Da moltissimo tempo si utilizzano le prese bivalenti ovvero si può attaccare la spina grossa e piccola.
Gli elettrodomestici con spina piccola (10A) sono stati dimensionati per funzionare alimentati da prese e spine piccole e il dimensionamento dei cavi, degli isolamenti, sezioni dei conduttori e delle sicurezze interne è stato concepito sulla base di una corrente massima di 10 ampere. Utilizzando una presa bivalente che magari è protetta (quando va bene) da 16 ampere significa che potenzialmente quel elettrodomestico, in condizioni di guasto potrebbe approvigionarsi con una corrente superiore ai suoi limiti, costituendo pericolo per l'utilizzatore.
Negli impianti elettrici, ormai da anni non si dovrebbero utilizzare conduttori con sezione inferiore ad 1,5 mmq, sezione che non dovrebbe mai essere caricata con correnti superiori a 16 Ampere (che sono già tanti). Un impiantista coscenzioso dovrebbe utilizzare la minima sezione solo ai punti luce ed al massimo alle prese da 10 ampere (piccole). Purtroppo però spesso si è usato l'1,5 mmq anche per le prese "importanti" come quella del bagno, a cui immancabilmente vengono collegati asciugacapelli e altri elettrodomestici che assorbono più del massimo consentito per quella sezione di cavo, anche grazie alla protezione a monte che è superiore alla portata massima del cavo e della presa stessa.
Per le sezioni quindi diciamo che un conduttore da 1,5 mmq non dovrebbe portare più di 10 ampere, 2,5 mmq 16 ampere e così via.
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Per curiosita'.. a casa hai qualcosa che lavora sotto inverter?
Lo chiedo perche' molti inverter fanno appunto sganciare i salvavita, in azienda da me abbiamo dovuto sostituire tutti i salvavita con gli equivalenti maggiorati di 10 volte proprio per questo motivo.
Anche se a casa mi sa che di inverter non ce sono...!? giusto?
buonasera avrei bisogno di un parere di un elettricista vorrei sapere se al contatore vengono mandate 2 fasi invece di una fase e di un neutro e possibile ke si bruci parte dell'impianto dell'abitazione....
Innanzi tutto benvenuto. Se al tuo contatore arrivano due fasi invece di una fase ed un neutro il tuo impianto viene alimentato a 380 Volt anzi da un po di tempo a 400 (come la 220 ora è 230).
Che si bruci parte dell'impianto è improbabile, al massimo si bruciano gli utilizzatori connessi all'impianto in quel momento.
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