concordo; Valentino è a contratto con Yamaha, se rompe al committente resta a piedi, poi non è Gesù e nemmeno il buon samaritano e di crucci degli altri non è tenuto a prendersene.
Credo che una sua presa di posizione gli ritorcerebbe Yamaha contro; e chissà che non sia tutta una strategia dell'azienda per sbarazzarsi di uno che ormai è un pò "vecchiotto".
Ricordate quello che è successo a Max Biaggi? Bravo (forse) si, ma alla fine aveva talmente rotto che lo hanno appiedato ed è finito in altre categorie, credo superbike.
Questi corridori non hanno potere, hanno soldi, ma non contano nulla nella politica aziendale.
Tempo fa ripensavo a questa discussione; qualche settimana fa, forse una decina di giorni fa, sulla stampa sono uscite due notizie.
La prima, che la crisi era in fase recessiva, c'erano segnali di ripresa.
La seconda, che era attesa una ulteriore stretta sull'occupazione, con altre perdite di lavoro.
Quindi l'economia sarebbe in ripresa, però l'occupazione è in calo ... come fare a conciliare le due cose? Se misuriamo il benessere col PIL forse ce la si può fare a spiegare questa strana e brutta cosa.
Se invece si pensa a modelli economici classici, dove l'economia quando va bene crea lavoro e annulla la disoccupazione, allora non si spiega.
Se le prime 50 aziende del Paese hanno begli utili e fanno salire il PIL, ma poi noi (dipendenti e autonomi) mangiamo pane e cipolla, non mi sento di dire che tutto va bene. Posso capire che oggi il caviale lo mangi un altro e domani spero di mangiarlo io, ma che tutti mangino pane e cipolla no, proprio non va bene.