
Originariamente Scritto da
GustaV
Leggo la discussione solo ora che il video è stato cancellato. Se il video è quello di Cernobyl e dei bambini deformi vorrei spendere 2 parole al riguardo:
1) La centrale di Cernobyl utilizzava una tecnologia vecchia e potenzialmente pericolosa. Il disastro si è creato per una serie di assurde negligenze umane. Oggi le centrali moderne ed i sistemi di sicurezza sono totalmente differenti. Per approfondire:
Disastro di ?ernobyl' - Wikipedia
2) Quei bambini deformi cosa hanno a che vedere con Cernobyl? Quelle deformità sono da attribuire a Cernobyl? Sono bambini nati in zone contaminate? Oppure sono deformità da attribuire a fattori ambientali diversi (ad esempio chimici), oppure a semplice statistica? (i bambini deformi nascevano anche secoli fa). Non mi stupirei se quelle fotografie NON provenissero da Ucraina o Bielorussia.
Concludo le mie osservazioni sul video dicendo che lo trovo di pessimo gusto, demogogico e semplicistico. Ha l'obiettivo di creare allarmismo con obiettivi politici.
Per Filippozsc: che solo il 20% dei bambini della zona di Cernobyl siano sani è una frottola colossale. Ho trascorso mesi in Ucraina e ci vado ancora spesso, sto a circa 100Km da Cernobyl, 30km a sud dal confine della zona interdetta. A Kiev sono stati mandati la maggiorparte degli sfollati della zona della morte. Di gente deforme e bambini malati non ne ho visti più che in Italia. Di sicuro la casistica di tumori alla tiroide ed altre patologie è maggiore che in altre zone, tuttavia Kiev ha una radioattività di base pari a circa 16 microroentgen l'ora, contro una media europea di 12. Con questo non voglio dire che l'incidente sia stato banale o che la radioattività non sia pericolosa, voglio dire che sull'argomento viene montanta una criminale disinformazione catastrofista e la gente comune si spaventa. C'è troppa ignoranza pilotata.
Qualche parola la voglio spendere anche sulla questione delle rinnovabili. Premetto che le rinnovabili sono una fonte energetica da sfruttare, tuttavia non sono una soluzione alternativa ai combustibili fossili ed al nucleare.
Spiego perchè:
il consumo globale delle attività umane del pianeta nell'anno 2000 è stato di 10,3 miliardi di TEP (fonte:
http://www.rie.it/Articoli/politecnico.pdf).
Questo 10 anni fa, prima del boom di Cina, Brasile, Russia ed India. Oggi sarà verosimilmente molto più elevato. Ma siamo conservativi e ragioniamo su questo dato.
Per chi non lo sapesse il tep è l'equivalente energetico che si ottiene dalla combustione di una tonnellata di petrolio.
Un pannello fotovoltaico o una superficie di un impianto fototermico (la resa è pressochè identica), con le migliori tecnologie attuali, rende mediamente l'equivalente di 0,01 tep l'anno per metro quadro di superficie utile, se collocato in un paese temperato simile all'Italia (nel deserto del Sahara renderà di più, in Norvegia di meno).
Bene, quindi facendo un paio di conti:
10,3 miliardi per 0,01 (resa in tep per m2 di pannello solare) diviso 1.000.000 (m2 necessari per fare un km2), risultano 1,03 milioni di km2 di pannelli solari necessari a soddisfare il fabbisogno energetico delle attività umane nel mondo (senza considerare che l'energia solare è discontinua: c'è di giorno, c'è ne è di meno in inverno, non c'è di notte, insomma non si vive di medie).
L'estensione del territorio italiano è 301.338 Km2, laghi, strade, boschi, campi, parcheggi, tutto compreso, cioè più di 3 volte meno della superficie necessaria da coprire di pannelli solari per soddisfare il fabbisogno mondiale di 10 anni fa.
Ok che la tecnologia solare è perfezionabile, mettici anche qualche pala eolica, ma ce ne vuole, che ne dite?
Il calcolo che ho fatto è indipendente.
Questo sito conferma che la dimensione di pannelli solari necessari che ho calcolato è verosimile:
INDEPENDERGY - SUNERGY 2 - La tecnologia del solare fotovoltaico con pannelli ad alto rendimento
C'è chiaramente scritto che basterebbe un quadrato fotovoltaico di 1.000 km di lato.
Cioè un millione di km2.
Hai detto niente...
Stiamo parlando di mille miliardi di pannelli da 1 m2 l'uno, cioè circa 200 m2 di pannelli per ogni abitante della terra, dall'americano all'aborigeno.
E non consideriamo l'energia necessaria a produrre i pannelli, manutenerli e smaltirli a fine ciclo perchè ci sarebbe da scrivere un libro solo su questo.
Tanta gente critica l'impatto ambientale della produzione di energia, rifiuta il nucleare, oggi punta il dito contro BP, responsabile del disastro del golfo del messico e così via. Io vorrei chiedere a questa gente se sarebbe disposta a rinunciare alla doccia calda, all'asciugacapelli, al riscaldamento, al climatizzatore, alla lavatrice, all'automobile bella e potente (ma anche piccola e sfigata), al supermercato pieno di ogni ben di Dio, alla carta di credito da usare al supermercato, all'ambulanza pronta ad arrivare se qualcuno sta male ed in definitiva ad un sistema economico che si basa su consumi energetici e rende possibile la vita ed il nostro sistema sociale come lo concepiamo oggi.
Qualcuno dice che se il sistema attuale collassasse, si potrebbe tornare ad un mondo di consumi sostenibili, di agricoltura, nel rispetto dell'ambiente. Questo è sicuramente vero. Tuttavia tralascia il particolare che la vita biologica di gran parte della popolazione umana dipende dal sistema stesso. Se questo sistema, che tanti criticano, collassasse rapidamente, tanta gente morirebbe per incapacità e per mancanza di cibo, l'assistenza sociale delle persone che non sono in grado di autosostenersi (malati, anziani) verrebbe meno, il mondo sarebbe nelle mani di ladri, sciacalli e predoni. Insomma la selezione naturale farebbe il proprio corso, lasciando sulla terra in tempi rapidissimi meno di un decimo dell'attuale popolazione, se va bene.
Voi vi sentite di appartenere al 10% scarso che ce la potrebbe fare? Io no.