Citazione Originariamente Scritto da antovnb4 Visualizza Messaggio
No, non devi ridurre l'amperaggio, io ha detto 16 A perchè è il più diffuso su impianti nelle abitazioni.
Per dimensionara l'interruttore devi consultare il contratto di fornitura, e leggere se è 3 kw, oppure superiore, da li si evince quanto devi proteggere.
Suppongo che se ti ritrovi un 25A ci sarà un ovvio motivo. Diversamente è anche pericoloso, poichè non proteggerebbe la linea dai sovraccarichi, essendo calcolato su una sezzione di cavi decisamente superiore.
Il 16 A protegge la linea da 6mmq. il 25 A 10mmq ecc.

Ovvio che conviene, in ogni caso sostituire tutto il blocco automatico+differenziale. Preferendo sempre un automatico con alto potere d'interruzione (che è la forza di apertura dei contatti all'interno) ottimi da 6000 in su, ma il costo può lievitare vertiginosamente. Per legge è ammesso 4500 minimo. Ma per stare tranquillo ho sempre installato dei 6000, ed in persenza di condizionatori fissi installo anche i 10000Ka
Qualche precisazione.

L'interruttore magnetotermico differenziale protegge due cose: la dispersione ed il sovraccarico. il valore 25 ampere si riferisce al sovraccarico. Utilizzare un 25 ampere senza che poi ci siano altre protezioni fino alle prese significa rischiare. Le prese per uso civile hanno portata massima 16 ampere quindi se a monte di questa presa non c'è una protezione almeno pari, da quella presa teoricamente ne possono uscire di più, 25 in questo caso, con l'ovvia conseguenza della fusione della presa entro pochi minuti di sovraccarico.

Inoltre per 3 KW la protezione giusta è 16 ampere, tanto di più dal contatore non ne escono, 25 ampere per 4,5KW e 32 per 6,0 KW, sempre riferiti all'interruttore generale. Poi andrebbe installato un interruttore per ogni circuito collegato (esempio luci e prese) con protezione adeguato alla portata massima consentita dalla sezione dei cavi collegati ed alla portata massima delle prese.

Un'altra considerazione sulle prese. Da moltissimo tempo si utilizzano le prese bivalenti ovvero si può attaccare la spina grossa e piccola.

Gli elettrodomestici con spina piccola (10A) sono stati dimensionati per funzionare alimentati da prese e spine piccole e il dimensionamento dei cavi, degli isolamenti, sezioni dei conduttori e delle sicurezze interne è stato concepito sulla base di una corrente massima di 10 ampere. Utilizzando una presa bivalente che magari è protetta (quando va bene) da 16 ampere significa che potenzialmente quel elettrodomestico, in condizioni di guasto potrebbe approvigionarsi con una corrente superiore ai suoi limiti, costituendo pericolo per l'utilizzatore.

Negli impianti elettrici, ormai da anni non si dovrebbero utilizzare conduttori con sezione inferiore ad 1,5 mmq, sezione che non dovrebbe mai essere caricata con correnti superiori a 16 Ampere (che sono già tanti). Un impiantista coscenzioso dovrebbe utilizzare la minima sezione solo ai punti luce ed al massimo alle prese da 10 ampere (piccole). Purtroppo però spesso si è usato l'1,5 mmq anche per le prese "importanti" come quella del bagno, a cui immancabilmente vengono collegati asciugacapelli e altri elettrodomestici che assorbono più del massimo consentito per quella sezione di cavo, anche grazie alla protezione a monte che è superiore alla portata massima del cavo e della presa stessa.

Per le sezioni quindi diciamo che un conduttore da 1,5 mmq non dovrebbe portare più di 10 ampere, 2,5 mmq 16 ampere e così via.