Gabrie’, la mia azienda compra in Cina macchinari (per “noi” e per le consociate) per milioni di €, pertanto “qualcosa” di Made in China” ci capisco, fidati!
Infatti, quando ti ho scritto sopra era una roba del tipo: “non comprare tester super-cinese”.
Lo so perfettamente che TUTTA l’ elettronica consumer è prodotta in Cina, solo che un tester cinese da 10 € fa il suo porco lavoro, un tester cinese da 3.50 €… …lascialo stare sullo scaffale.
Vuoi che ti racconto la storia del mio collega che ad un prezzo RIDICOLO si comprò la <Lambretta> cinese (marchiata proprio LAMBRETTA), dopo MOLTI problemi all' impianto elettrico, preso dalla disperazione perché ogni 2 per 3 era fermo, da un amico meccanico si fece rifare TUTTI i cablaggi... ...questo meccanico scoprì che i <cavi elettrici> (chiamarli cavi è una FORZATURA) erano delle guainette plastiche con dentro 1 filo di rame!!!1 filino di rame sottile!!!!! I nostri cavi sono costituiti da 15-20-30-quel-chel'è fili di rame, la lambretta cinese per cavo ha 1 filino di rame solo!!!
La Lambretta cinese
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Riguardo il tester del nonno, se vuoi proprio risparmiare a tutti i costi, tiralo fuori, almeno accertati che <funzioni>: misura la tensione di alcune batterie che hai a casa e misura il valore di alcune resistenze che hai comprato.
Ah, beh, al tester del nonno, almeno, cambiagli subito le batterie!!!!
Ad ogni modo, non risparmiare troppo sul tester, se funziona male, può farti sballare il circuito, oppure, se il circuito funzionasse bene ma il tester ti dicesse il contrario, impazziresti per nulla.
Inoltre, non lo prendere come un rimprovero, ma capirai che finché non fermiamo le bocce, NON possiamo fare un progetto realizzativo del circuito di alimentazione: sei d’ accordo su questo, vero?
Devi decidere se mettere il regolatore a 6 V AC oppure il regolatore a 12 V AC, e una volta deciso, RIMANI su QUELLA decisione.
Premesso quanto sopra, riporto qui di seguito le resistenze R1 e R2 per il circuito di polarizzazione dell’ LM3317T nei 3 casi di alimentazione della lampadina LED fatta rispettivamente a 4.5 V CC, a 6 V CC e a 12 V CC:
R1 = 240 Ω 1 W (=serie di 2 resistenze da 220 Ω 1 W e 22 Ω 1 W)
a) Vout = 4.5 V à R2 = 620 Ω 1 W (= serie di 2 resistenze da 580 Ω 1 W e da 39 Ω 1 W)
b) Vout = 6 V à R2 = 905 Ω 1 W (= serie di 3 resistenze da 820 Ω 1 W, da 82 Ω 1 W e da 5.6 Ω 1 W)
c) Vout = 12 V à R2 = 2050 Ω 1 W (= serie di 3 resistenze da 1.8 kΩ 1 W, da 220 Ω 1 W e da 33 Ω 1 W)
Ragionando ancora sulla storia del trimmer (OK, già ce l’ hai ma avrai speso 0.50 € a dir tanto, tienitelo da parte per eventuali utilizzi futuri), la storia è questa.
È inutile andare a spaccare il capello con il trimmer tarandolo a fornire quanto ti serve (4.5, 6 o 12 V CC), andando a misurarne il valore con il tester, leggere le 4 cifre del tester da 10 € (o il tester del nonno (quando poi già sull’ attendibilità della 3ª cifra avrei da discutere)) quando poi vai a comprare le resistenze che “garantiscono” (in genere al 5%) 2 cifre (tutte le resistenze commerciali hanno 2 cifre significative), puoi arrivare ad avere 3 cifre “garantite” su una resistenza costituita da 3 resistenze in serie andando a mettere appunto in serie resistenze aventi ordini di grandezza diversi.
Morale: che tu vada a 4.5 V CC, a 6 V CC o a 12 V CC, comprati quei valori fissi di resistenze che ti ho scritto sopra e vai tranquillo.
Però deciditi che tipo di “impianto vespa” vuoi avere, vale a dire se 6 V AC regolato o 12 V AC regolato![]()