
Originariamente Scritto da
Ale15
E sfruttiamo anche stavolta "In piazzetta" come valvola di sfogo
Questa volta non per un episodio capitato a me direttamente ma alla mia fidanzata...
Dopo anni di studio e soprattutto nello specifico dopo mesi passati dietro ad una tesi che alla fine è venuta fuori una bellissima dissertazione tanto da meritarsi commenti positivi ed inviti a conferenze del settore la soddisfazione è stata ovviamente tanta... ed è stata ancora maggiore quando, dopo circa una settimana dalla laurea, è stata ricontattata dalla relatrice che ha fatto vedere a tanti colleghi la sua tesi e ne sono rimasti talmente colpiti da richiederne una copia, al che la relatrice le ha proposto di trasformare quella tesi in un vero e proprio libro...
L'idea era ovviamente che lei si sarebbe occupata di tutto il "copia incolla" diciamo, aggiungendo un'introduzione ed inserendo altro materiale inerente....e ovviamente firmandolo.... (alla fine il libro è di 274 pagine sulle 216 originarie)
Siccome la relatrice è anche autrice di diversi altri libri non immaginate la soddisfazione... ovviamente la fonte sarebbe stata citata e per la mia ragazza già solo apparire come nome in un libro che si sarebbe trovato tra gli scaffali delle librerie e che sarebbe stato argomento di studio di altri studenti sarebbe bastato per accettare la proposta... senza pensare minimamente al risvolto economico.... e così è stato....
Oggi a distanza di qualche mese l'opera è stata completata, pronta per essere stampata con tanto di copertina... e qui viene la parte deludente...
La casa editrice ha preso contatto con la mia ragazza per chiederle dei dati personali ed è stata invitata ad un "colloquio" per quello che loro hanno definito una sorta di contratto con la casa
Lei ovviamente tutta entusiasta è andata all'appuntamento salvo poi leggere attentamente quello che loro han definito contratto con la casa salvo capire in sintesi che firmando avrebbe rinunciato per sempre ai diritti presenti e futuri sull'opera lasciando di fatto la sua fatica ai benefici della casa editrice e, cosa ancora da chiarire, probabilmente alla relatrice che l'ha firmata (non si sa se lei prenderà qualche percentuale dalle vendite o altro, intanto lo vuole inserire tra i libri da far studiare quindi qualche copia la venderà per forza)
Il tutto, inutile dirlo, a titolo completamente gratuito
La delusione non è dal punto di vista economico, la mia ragazza mai ha voluto guadagnarci neanche un centesimo altrimenti avrebbe chiarito le cose fin dall'inizio o addirittura si sarebbe data da fare in prima persona per vedere la sua opera pubblicata... l'orgoglio di apparire su di un libro stampato sarebbe stato più che sufficiente...
La delusione resta nel fatto che la fatica di un lavoro non venga riconosciuta all'autrice ma come al solito a chi firma...
E mi viene proprio da pensare... ecco come ha scritto tutti quei libri la relatrice ed ecco come sfornano libri a volontà i personaggi più o meno famosi che spesso ti chiedi come abbiano potuto scrivere un libro...
Semplicemente firmano l'opera di qualcun altro per vendere più copie il tutto sotto l'occhio vigile (e avido) di una casa editrice
Forse non è proprio questo il caso di dirlo, ma per non saper nè leggere nè scrivere la mia fidanzata non gli ha firmato un bel nulla lasciando di fatto il tutto sospeso...
Per me ha fatto benissimo, io per orgoglio non farei mai firmare un mio lavoro ad uno "più famoso" per trovare in un trafiletto a margine in corsivo minuscolo invisibile "tratto dalla tesi di laurea di:...."
La cosa triste è che ti viene da pensare che alla fine hanno ragione quei somari che presentano una tesi di 50 pagine con dietro un lavoro di un mese giusto per presentare qualcosa... alla fine si laureano uguale senza tutta questa fatica...
Nello specifico è stata una tesi con molte interviste, ha girato per mesi diverse associazioni di volontariato per parlare direttamente con i responsabili e con chi ne faceva parte spesso in zone non molto felici soprattutto per una ragazza...
Il tema affrontato è stato i senza dimora e le associazioni di volontariato a Torino...
Tanta fatica per?
Niente non è la risposta però la delusione rimane
