Complimenti alla tua ragazza!
Ha fatto la cosa giusta, bisogna smetterla di essere accondiscendenti con i profittatori, quando è possibile!
Senti, perchè non le suggerisci di inviare, prima che ci sia la presentazione, una Racomandata A.R. alla casa editrice con cui la diffida, in assenza di un suo consenso scritto, dal pubblicare il testo come frutto di lavoro altrui, essendo invece la sua tesi di laurea regolarmente registrata?
Almeno, avreste un documento certo (e con valore legale) che testimonia il fatto che lei non è per nulla consenziente all'operazione.
Magari, in copia conoscenza a qualche associazione di consumatori...
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