Per quanto appassionati di Vespa, credo che qua siamo tutti abbastanza maturi da non essere fanboys. Alla luce di ciò se posso dire la mia ho sempre sostenuto che la Vespa è nata trabiccolo e morirà trabiccolo, hai voglia a montare gomme larghe e ammortizzatori regolabili.. Forse un cerchio da 12" avrebbe migliorato le cose, ma andrebbe a snaturare la Vespa stessa.
Io stesso all'inizio son rimasto molto deluso, poi mi son rassegnato al fatto che la Vespa è una lastra di lamiera e non si può guidare come se fosse una moto.
Eppure qualcuno lo fa, e dà anche dei punti alle moto!![]()
Certo sono pochi manici, ma ne ho conosciuti alcuni che, nei raid, nelle soste per il pieno, in mezz'ora, tirava giù il motore di una Primavera, lucidava cilindro e pistone e rimontava il tutto pronto a ripartire (come un razzo, aggiungo!)!Uno spettacolo!
Ciao, Gino
Se parliamo di difetti progettuali, non dico che la Vespa ne sia esente, ma rispetto a mezzi coevi o più recenti è grasso che cola.
La Lambretta per esempio ha una maggiore accessibilità, che tuttavia non si traduce in maggior facilità o rapidità di riparazione, molti più pezzi, molte più minuterie.
Per esempio, io ho una Citroen Dyane, che amo, ma su certi aspetti capisci che in fase di progettazione c'è stato meno riguardo sulla facilità di riparazione. Una 2CV forse sarebbe meglio da questo punto di vista, ma sono mezzi comunque zeppi di pezzi e pezzettini; le bicilindriche Fiat probabilmente sono assai più semplici sotto questo aspetto.
Però la Vespa si capisce bene che è stata pensata anche per essere riparata senza lungaggini ed efficacemente.
Senza voler innescare guerre di religione, le large da questo punto di vista ritengo siano più azzeccate.
Poco da aggiungere a riguardo di moto e auto moderne: ci sono mezzi che anche solo per sostituire le candele richiedono la rimozione di innumerevoli componenti.
Del resto oggi si pensa meno alla riparabilità, è un dato di fatto che va ben oltre i semplici mezzi di trasporto.
Un giorno le rimpiangerete amaramente, queste Vespette...![]()
Ragazzi concordo pienamente con quanto scritto da Marben, però vi faccio una domanda: perché vi siete presi una vespa se poi state a friggervi il cervello su perché abbia questo o quel difetto? Forse l'avete presa solo perché è di moda e se risulta d'epoca ha determinate agevolazioni. La vespa o la si ama o la si odia, godetevi quella che possedete, finitela di trovare questo o quel difetto di progettazione o no!
Con la mia ci giro da 36 anni e non cambierei mezzo per nessun motivo, la vespa l'importante è godersela e macinare kilometri.
Francesco
Personalmente l'ho presa per divertirmi a ricostruirla a tempo perso partendo da un quasi-rottame. Il "modaiolo" va dal restauratore, sgancia il cash e "com'è bello andare in giro con le ali sotto i piedi" con tanto di risvoltino :D
Dopo aver dato una mano a mio fratello nel ricostruire la sua VNB e ad un amico con la sua Primavera, ho voluto divertirmi a costruirne una per me ;)
Non credo ci sia nulla di male ad evidenziare i limiti di un mezzo, anzi potrebbe essere una buona occasione per trovare il sistema di porvi rimedio.
Nulla di male ad evidenziare i limiti.....però dico la mia, visto che sono soltanto 36 anni che vado in Vespa, ........la Vespa è così, con i suoi pregi ed i suoi difetti, che comunque ne fanno un mezzo unico, o la ami....
o la odi!
Personalmente non riesco a vedermi senza!
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Come non quotarti!
Parlando di errori progettuali, uno piuttosto significativo riguarda il motore 200 ed è bene che sia conosciuto, per evitare spiacevolissime sorprese.
Se il motore è col mix, bisogna prestare la massima attenzione nell'inserimento del prigioniero più a destra (guardando di fronte l'imbocco del cilindro); se avvitato troppo a fondo, esso interferirebbe con uno degli ingranaggi del complesso del mix, precisamente quello con la vite senza fine. Ovviamente qualsiasi interferenza comporterebbe il blocco della pompa, con conseguenze immaginabili. Usando i prigionieri originali, col cilindro montato senza spessori, il prigioniero deve fuoriuscire, rispetto al piano di appoggio della testa, di circa 45 mm.
Attenzione dunque!
Ricordate comunque che i due filetti alle estremità dei prigionieri originali non sono uguali: oltre alla loro lunghezza, cambia anche il gioco che essi hanno rispetto alla filettatura che li deve ospitare.