arcarocollo complimenti per il vespino: davvero un bel colore!
ascolta i consigli di manuelito e applicati con impegno e amore, e otterrai un gioiello!
ti posso fare una domanda? sulla foto con in primo piano il motore c'è un cavo nero con delle scritte sopra: che cavo è?
altro appunto: le viti del copriventola e della cuffia vanno a taglio e non a torx come mi sembra di vedere.
nella foto del motore di manuelito si vede come devono essere.
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ciao grazie per la precisazione riguardante le viti a taglio, cmq quel cavo nero con le scritte è di un "aggeggio" che serve a far partire la vespa.
Ad esso è collegato anke il cavo rosso che vedi nella foto(si collega tramite un pezzettino di rame composto da due buchetti rotondi).
Quell'aggeggio va agganciato dietro al carter nella parte sinistra della foto.
Ti posso chiedere il perchè di questa domanda?![]()
figurati!
per aggeggio intendi un motorino di avviamento o la bobina esterna di colore rosso, da cui parte il filo rosso che va alla candela?
chiedevo perchè quel tipo di filo proprio così l'ho utilizzato per la messa a massa di un impianto HIFI di una macchina, allora ho pensato che fosse li per caso e non facesse parte della vespa.
Comunque sia questa che quella delle viti sono piccolezze, la vespa cammina lo stesso!
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Occhio che la molla non va inserita direttamente nella sede nel rinforzo pedana; dovresti agganciarla ad una piastrina a "S" che si inserisce nella feritoia del rinforzo.
Ecco perchè il cavalletto si sdraia troppo! Le fasce a omega che lo tengono fissato al telaio sono montate al contrario! Vanno girate in modo che la parte piana lunga vada rivolta verso l'anteriore!
e poi quoto Marben per quanto riguarda la molla: ci va questo pezzo qui:
Zangheratti Ricambi Vespa
E' un vero restauratore solo colui che prima di partire con un restauro studia al tavolino.
Si, le fasce a omega sono proprio quei pezzi color oro.
La parte dritta della esse va infilata nella fessura della pedana dove ora è infilata l'estremità della molla.
E' un vero restauratore solo colui che prima di partire con un restauro studia al tavolino.