lasciando in disparte il polinoni e i malossoni (elaborazioni per 200), in linea di massima tutto quanto già dettoè corretto, aumentando la corsa aumenti conseguentemente la cilindrata, aumenta anche la potenza ma soprattutto la coppia, aumenta la velocità del pistone (per ogni giro dell'albero il pistone deve compiere più strada) con conseguente diminuizione della time area durante la quale le varie luci sul cilindro vengono aperte, da quì ne consegue l'ipotetica necessità di ritoccare il cilindro.
oltre che prendere una basetta e spessorare fra cilindro e carter, è possibile spessorare anche fra cilindro e testa, ottenedo così altezze diverse di travasi e scarico e relativi comportamenti differenti del motore.
questo è possibile farlo sia "progettando" il motore per come lo si vuole ottenere o in maniera empirica provando e riprovando fin a ottenere il risultato che più aggrada..
Aggiungo che, questa è una mia idea personale, nel meditare un motore a corsa lunga, io prenderei direttamente in considerazione un carburatore da 28/30 mm e un'ammissione lamellare in modo da sfruttare pienamente la coppiosità del corsalunga assieme all'erogazione più uniforme e spalmata del lamellare (eliminando i vincoli della fase di aspirazione a valvola) sicuramente un motore meno scorbutico del valvola in corsa standard, ma con una progressione più lineare e più adatto ai viaggi.