Mai ho espresso un qualsiasi impedimento all'autodeterminazione, dato che questo significherebbe "castrare" la libertà e la dignità di ciascuno.
Sottolineare invece la giusta e necessaria delicatezza nell'affrontare certi argomenti, date le conseguenze esistenziali e i possibili strascichi psicologici che restano a chi rimane, è invece necessario!
Che colpa ne aveva tuo padre di quello che viveva, dato che l'Alzheimer (come l'epilessia) è un "difetto elettrico" indipendente dalla libertà e dalla coscienza?
Di cosa doveva chiedere scusa, visto che non era colpa sua?![]()
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Guarda caso, nei miei primi interventi accennavo al senso di responsabilità nella malattia, e questo calza a pennello specie in questo caso, dove non esistevano nemmeno dei comportamenti rischiosi per la salute, tipo quelli che portano a certe forme tumorali!
Conta quindi una seppur minima ma necessaria preparazione "spirituale" a certe evenienze, così come invito i fidanzati che conosco a mettere in campo la possibilità che possa loro nascere una figlio disabile, oppure sanissimo, ma che lo possa diventare in futuro a seguito di un incidente!
Non serve raccontare ad una persona quello che combina suo malgrado, anche se immagino che in certe circostanze non si sappia che pesci prendere, non essendo "ferrati" e specializzati sull'argomento. Piuttosto è infinitamente lodevole, e su questo quoto otrebor, lo sforzo quadriennale che avete fatto, che sicuramente non lascia rimpianti e rimorsi, se in coscienza vi siete detti che ce l'avete messa tutta!![]()