Grazie AleVespa150, ne approfitto e ti faccio una domanda:
Ma le frecce secondo te sono state messe dopo per poter circolare anche ai giorni nostri perchè obbligatorie?
Gg
Grazie AleVespa150, ne approfitto e ti faccio una domanda:
Ma le frecce secondo te sono state messe dopo per poter circolare anche ai giorni nostri perchè obbligatorie?
Gg
Credo di no, qui le porta e sembra che fossero di serie:
Telai Ape Piaggio
Potresti contattare il presidente di questo club, ApeVintage - APE CLUB of ITALY Home Page, che se non erro è un iscritto VR, lui ti saprà dire ogni cosa sull' Ape
Complimenti, e molto bello e ben conservato, quasi sicuramante è un ac3t, 150cc, del 1960 o 61. Le frecce come già ti ha suggerito Echospro erano di serie, proprio a partire da questo modello.
Ho un amico che ne ha due, una in restauro e l'altra conservata e marciante, però sono della serie precedente. Per il discorso della valutazione, se fosse in regola con i doc, se la prendi sotto i 1000 euro è un buon affare, Se fosse radiata, devi iscriverla Asi, FMi a quanto sò non iscrive motocarri, per poter rimetterla in regola. L'asi, te consiglio anche se più cara, perchè potresti ottenere l'iscrizione storica senza doverla restaurare (casomai ce ne fosse bisogno ma a quando vedo basterebbero pochi interventi).
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E pensare che fino a qualche anno fa, 2001 / 2002 circa, in casa ne avevamo un'Ape 400, come questa in foto, che mio padre aveva ereditato da mio nonno e la utilizzava per andare in campagna. A malincuore l'abbiam dovuta demolire perchè si era rotto qualcosa nel motore e costava una cifra riparare. Per diverso tempo l'abbiamo tenuta ferma in una campagna vicino casa mia (abito in periferia) fino a quando un giorno si decise di far venire lo sfasciacarrozze che, scena struggente, con il 'ragno' l'afferrò per l'abitacolo e la caricò sul cassone.
Tentai fino all'ultimo di convincere mio padre a non farla portare via, tirando in mezzo il fatto che era del nonno, che un giorno avrei potuto sistemarla, ma niente. Peraltro, all'epoca ero ancora studente e, dipendendo economicamente dalla famiglia, non potevo esprimere capacità economica tale da evitare quell'epilogo.
Mi dispiacque un sacco ed ora ogni volta che ci penso mi viene la rabbia!
Quel modello, ricordo, si accendeva con una leva posta nell'abitacolo a lato del sedile, credo sulla destra.
E' stata la mia prima nave scuola, insieme alla 126 personal black di mia madre (alla quale è spettata la sorte, sempre a cura di mio padre, n.d.r.)quando a 13 anni imparai a portare la macchina...altri tempi!
Se devo dirla tutta, mio padre fu autore anche di un altro 'mezzicidio'...era il 1993, quando cominciavo a muovere i primi passi con un Ciao degli anni 70, di mio zio, che mio padre mi sistemò. Dopo qualche un anno, ereditai il Cioa PX del nonno e abbandonai il primo perchè obsoleto e mio padre pensò bene di rottamarlo...Certo, oggi, non avrebbe avuto lo stesso valore di una vespa, ma era pur sempre un mezzo di altri tempi.