Bhè, dietro un codice c'è una formula di composizione in gr. in genere o in percentuali a volte.
Se si sbaglia ad eseguire la formula, ovvio, che il colore può essere tutt'altro, ma questo non può mettere in dubbio la validità della codifica del colore.
Come si farebbe a farne quintali per fare dei veicoli in serie tutti uguali se non ci fosse un codice corrispondente ad una formula?
Sempre ovvio che sbagliare di un gr su un kl comporta maggiori differenze che non sbagliare lo stesso gr. su 100 kl
I codici e le formule che celano sono "fondamentali" per replicare correttamente il colore, guai non fosse così.
La mancanza di una codifica, o meglio mi par di capire, la mancanza delle formule relative ai codici, nel caso delle motovespa, crea un pauroso "nulla" in cui si trova chi vorrebbe fare un restauro filologico.
Faccio un ipotesi stupida . . . avete provato a cercare tra i vecchi colorifici per carrozzeria i codici e le relative formule, come abbiam fatto noi 25 o 30 anni fa quando non c'era tutta sta informazione sulle vespe e non solo loro?
Io la prima scheda colori me la fotocopiai nell'87 presso uno storico colorificio per carrozzerie di Lecce. E sulle schede ad ogni colore corrispondeva una formula in gr e ricordo differenziata per vernici nitro e per vernici bicomponenti allora in voga.
Prima che la voglia di nuovo in Spagna si esaurisca e faccia buttare tutto ciò che è vecchio mi sa che occorrerebbe farlo sto tentativo, no?![]()