! Non male!
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! Non male!
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Anche il più coraggioso di noi solo raramente ha il coraggio di ciò che realmente sa......e voglio, una volta per tutte, non sapere molto. La saggezza pone dei limiti anche alla conoscenza.
Organizzarsi e partire per un VRaduno è un bel traffico. Ci sono un sacco di piccole cose da fare (sempre rigorosamente nei ritagli di tempo) per fare in modo che viaggiare in vespa per tanti chilometri sia sempre un piacere e non diventi un’odissea o un calvario. Ogni anno, c’è sempre qualcuno della cerchia dei conoscenti che rispolvera la mitica frase: “Ma chi te lo fa fare?”. Non perdo più nemmeno tempo a rispondergli, voi (come me) sapete bene qual è la risposta, quale piacere sia ritrovarsi tutti gli anni.
Quest’anno i chilometri sono stati tanti, è stato il viaggio più lungo che abbia mai fatto in vespa. E’ stato un lungo trasferimento, con una tappa intermedia a Pisa per incontrare gli amici toscani e FedeBO, con i quali ho percorso la metà “meridionale” del viaggio.
L’esperienza di stare tante ore alla guida l’avevo già provata, e con esso pure il piacere di essere in compagnia e scambiare due parole in serenità ad ogni sosta.
Ma quest’anno ho potuto assaporare qualcosa di diverso. Una specie di viaggio nel viaggio.
Quello che di nuovo c’è stato e che mi ha riconciliato col mondo è stato percorrere, in assoluta solitudine, la statale che si arrampica sul Passo della Cisa. Viaggiare da soli, in compagnia solo di se stessi e del proprio mezzo, ha la magica virtù di liberare la testa e di aprire la gabbia dei propri pensieri.
L’ho fatta due volte – all’andata e al ritorno – e sono state due esperienze assolutamente diverse fra loro.
All’andata c’era un bel sole e le colline risplendevano di primavera: prati di un verde brillante, fiori gialli a tappezzare i pendii, qualche casa qua e là, in lontananza qualche cima dell’Appennino innevata.
L’asfalto era perfetto e il traffico scarsissimo: guidando ho potuto concentrarmi sulla varietà di profumi che mi arrivavano nel casco insieme al frescolino frizzante dell’altura. La nota prevalente era quella dei fiori, che in certi momenti erano quasi esagerati; dopo due curve invece si sentiva il respiro fresco del prato appena tagliato, ancora due tornanti e arrivava la nota decisa della corteccia degli alberi accompagnata dall’odore della legna accatastata, fresca di taglio. E ancora, poco dopo, qualche rara stalla si annunciava da lontano, con un timbro olfattivo inconfondibile. Poi tornavano i profumi del prato e del bosco ad aprire il respiro.
Sono stati chilometri di vero piacere. La strada, godibilissima e divertente; la luce, i mille profumi, il suono rassicurante del motore come colonna sonora…
(continua...)
E' Priiiimaveeeeeraaaaaaaaaaa..!!!
(2)
Al ritorno, ero pronto a rivivere il tragitto sapendo già cosa mi aspettava. Ma (complice anche il meteo) quella stessa strada, percorsa al contrario, ha saputo sorprendermi di nuovo.
Le nuvole si addensavano sulle cime e quando sono arrivato in zona non era molto che aveva smesso di piovere. Il sole si nascondeva nelle nubi e non sembrava intenzionato a farsi vedere. E la combinazione di tutte queste cose insieme ha rimescolato le carte.
Era il 1* maggio e dunque un giorno di festa. Nessuno sulla strada, appena umida: solo alcuni motociclisti con moto forse troppo potenti per godersi il percorso alla giusta velocità (da passeggio). Il campionario dei profumi è stato completamente stravolto: in certi momenti pareva di essere tornati all’autunno, con un odore forte di terra e di legno bagnati. Poi, appena si avvicinavano le case, la prima sorpresa: odore di cucina! Mi sono divertito ad indovinare che cosa potesse essere a solleticare il mio naso dalla punta fredda: queste potrebbero essere lasagne, questo è il profumo di un ragù, questa invece è sicuramente carne alla brace… e poi di nuovo il bosco, a resettare tutto. Più in là un ristorante, con una serie di profumi più complessi. E poi, dopo qualche curva, la nebbia! Una nebbia bianca, spessa e profumata però, che portava nel casco tutte le sfumature olfattive del bosco, dei prati, della legna che bruciava nei caminetti (o sotto le griglie tappezzate di cibo…).
In certi momenti, portata dal vento, la nebbia attraversava la strada rendendo per qualche curva il paesaggio surreale, come sospeso.
E’ stata una specie di viaggio nel viaggio, come dicevo, con il suono costante del motore a farmi compagnia e ad accompagnare i pensieri, che volavano liberi (e non poteva essere diversamente, in quella meraviglia), come non sempre è possibile fare. Stare soli con se stessi e rilassarsi, godendosi le sinuosità della strada, aiuta i pensieri a venire a galla, ad uscire dal subconscio per venire alla luce. Inoltre, le mie radici vengono dai monti, per cui non starò a dire quanti ricordi e quante sensazioni hanno risvegliato nella mia memoria certi profumi.
Tutto qui.
In fondo niente di speciale, d’accordo, ma mi faceva piacere condividere con voi queste sensazioni così particolari prima di riporle nei cassetti della mia memoria.
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E' Priiiimaveeeeeraaaaaaaaaaa..!!!
mi sono dimenticato la foto più importante......direttamente dalla cameretta di vale979
quando si dice .......donne e motori![]()
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Cerco Garelli Gran Turismo primi anni 70 e Si Electronic rosso. Vendo Aprilia sr del 2005 e ricambi vari per Peugeot 150 elistar......
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Qui la collezione di placche di Vespabaddyno
Le mie ragazze
La collezione di banner la potete vedere qui:
http://scooterplates.tumblr.com/
In ritardo, causa giorni di febbre, le mie!
(Scusatemi se per la fretta non commento e non rispondo alle precedenti)
Alla partenza ():
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
Durante il viaggio d'andata:
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
grande Francesco! poi ti lascio la mail in MP così me ne invii un pò!
Facce varie:
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
Foto di famiglia ():
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
I mezzi:
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
In esclusiva: il ricordo degli autostoppisti polacchi!
(Quello delle autostoppiste, qualcuno l'ha già dimenticato...![]()
)
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
Durante il ritorno, tra pioggia...
"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
... e paesaggi maremmani!
Notare come due dei nostri, nelle prime due foto, sono estasiati dal panorama grossetano; e come nelle ultime due il proprietario non smette mai di contemplare la sua amata, dopo essersi arrabbiato (all'estrema sinistra nella quinta) per aver nuotato sotto la pioggia da Civitavecchia a Grosseto...
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"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco
E infine, l'arrivo!
E, come sempre, grazie al fedelissimo Scarrafone, e a tutti voi!
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"Scarrafone": PX 151 (nero!) del 2002!
5 agosto 2009: 891 km in 14 ore e 15 minuti di fila!
Oltre 115.000 km senza MAI aver aperto il motore!![]()
Pace e bene!
Francesco