Una lamella o qualsiasi materiale, se poco largo sarà più malleabile, se più largo meno malleabile e quindi flessibile. Lasciando stare il discorso delle dita aperte o chiuse, se prendi un coltello poco largo sarà più flessibile di uno più largo, ovviamente se hanno lo stesso spessore.
Lasciando stare questi esempi, sulla lml credo che eliminare il traversino serva più che altro ad avere più tenuta in chiusura, e a rendere la lamella più robusta, poi se era meglio in bipetalo o monopetalo è tutto da vedere, ci vorrebbe un banco prova. Non saprei comunque come mai alla lml non l'hanno fatta direttamente monolamella, forse perché andava meglio, ma chi di noi ha provato? La teoria è meglio metterla da parte sui motori vespa, dove tutto è approssimativo, e forse è meglio utilizzare la pratica, l'unico ad avere capito questo alla grande è Mega, che con pazienza e varie prove è riuscito a trovare delle soluzioni ingegnose quanto semplici. Chi doveva dirlo che un padellino doveva essere simile (anche se ritengo sempre inferiore) ad un'espansione con delle piccole modifiche? Chi doveva dirlo che un albero per 200 doveva andare bene su un blocco per 125 150? Chi doveva dirlo che un albero classico è migliore di uno spalle Piene su un cilindro lamellare al cilindro come l'm1xl? Intanto è così, la teoria afferma il contrario ma intanto è così. Il motore della vespa per farlo andare bene, basta seguire le dritte di chi ha fatto delle prove prima di noi, cercare di capire il perché vada bene e una volta capito il perché cercare di personalizzare la cosa e far si di migliorarla se possibile.
Per quanto riguarda il pacco lamellare lml per come la vedo io, ormai lo lasciò monolamella, se la lamella è intatta dopo 5.000 km lasciò quella e cercherò di rialzare lo stopper in modo di aumentare la superficie di passaggio quando la lamella è tutta aperta, con degli spessori sotto il pacco o spianando lo un pó il pacco stesso, o ancora mettendo una guarnizione più spessa come detto prima cercando di fare in modo che l'alberino del miscelatore funzioni ugualmente. Dopo di che anziché fare misure strane, se tutto va bene monterò il 24Grazie di questo intervento. Quanto hai riportato mi ha chiarito molte cose, quindi cio´che conta non é la grandezza del pacco ma la sua proporzione in base al carburatore e al volume del carter pompa giusto? Quindi con un albero special lip aumentando la portata di benzina occorrerá un carburatore maggiore? Oppure non é influente?tranquillo Vol. nessun attacco personale, non ne avrei il motivo, non sono qui per mettere guerra.
mi ha solo dato fastidio la risposta di Felice, ma non perchè era Felice, poteva essere Carmelo, Salvatore o chiunque altro.
se ci si confronta è solo per chiarirsi le idee non per dire "fai come cavolo ti pare"!
comunque ritornando alla discussione ho fatto un pò di ricerche e letto un pò i testi sacri per capire da solo il funzionamento delle lamelle.
da quello che ho capito, ma posso essere smentito, il pacco Lamellare in genere si studia in base al motore su cui è applicato,
lasciando stare la posizione in cui è messo (ci sono punti che lo fanno lavorare meglio di altri), si calcola in base al volume del carter pompa o meglio alla
capacità che ha lo stesso di creare una pressione negativa.
La superficie di passaggio (la portata) va calcolata in base alla superficie dei petali e alla loro capacità di apertura, che comunque non dovrebbe mai superare gli 8 mm
per evitare fastidiose risonanze, tale superficie non dovrebbe superare 80% della portata del carburatore.
andiamo alla lamelle, il comportamento varia in base alla superficie del petalo, al materiale e allo spessore.
la velocità di apertura varia in funzione di una costante che è data dalle caratteristiche del materiale, dallo spessore della lastra e dal momento di inerzia della stessa.
il momento di inerzia del petalo è maggiore quando maggiore è la superficie.
da qui ne deduciamo che quello che pensavo è errato!
in pratica petali più piccoli aprono più velocemente e regimi più bassi, ma sono più soggetti a subire la risonanza a regimi alti, per questo si tende a frazionare la superficie in più petali e a giocare con gli spessori e materiali.
interessante il sistema boyesen che utilizza una lamella a doppio stadio una prima con un momento di inerzia inferiore e una seconda che si somma alla prima più grande,
ottimizzando sia i bassi che gli alti.
POWER REEDS (OUTBOARD)
spero di non aver detto cose sbagliate, ma sto scrivendo dal lavoro tra una cosa ed un altra.
Alessandro