Quel condotto di scarico non è così esagerato come sembra, la fase è quasi originale, saranno 170° al max... i travasi sono stati alzati anche in seguito, ma non ho foto purtroppo, quel cilindro è stato fatto un po' di premura perchè altrimenti avrei lasciato a piedi il proprietario per troppo tempo...
Il discorso di non alzare troppo lo scarico è giusto, soprattutto considerando il cambio 4 marce spaziato male di un px, ma dipende dal tipo di motore e dal tipo di marmitta. Che un polini con 165° di scarico giri a 8500 non ho dubbi, ne può fare anche 10000, tanto per dire una cifra, non è quello il problema, basta fare una marmitta adeguatamente corta. Ad esempio qualche anno fa ho fatto un polini con 193° ma lo facevo girare a 7500/7700 max. Chiaramente non aveva solo lo scarico lavorato, anzi proprio lo scarico era il lavoro minore. Peccato che il pistone non gli stesse dappresso in accelerazione, rompeva le fasce per torsione, e lì ho capito che con l i segmenti in ghisa non ci si poteva spingere troppo in là con le prestazioni, ancora c'erano margini...ma comunque...La differenza tra una strada e l'altra pero' è nel tipo di erogazione che ha. Considerando che la coppia è direttamente proporzionale alla portata, preferisco avere travasi e scarico generosi e abbassare eventualmente il regime con una marmitta adeguata. Se poi bisogna fare un motore che riprende da bassissimi regimi tipo 200 lo scarico proprio non bisogna toccarlo ma semmai bisogna lavorare sui travasi.
In generale pero', lo scarico un po' più lontano dai travasi ti fa guadagnare potenza, permette alla marmitta di lavorare con più "quantità" di gas e quindi - a sua volta - di restituirne di più, tutto sta nel capire dove ti crea il buco e se è fastidioso. Considerando che il buco creato solitamente è direttamente proporzionale alla distanza fra travasi e scarico, io personalmente preferisco guadagnare portata e colmarlo alzando anche i travasi, spostandomi su fasature che lavano di più e rafforzano i medi regimi, permettono di viaggiare con anticipo più elevato (anche 20/21° tranquillamente) in quanto nei famosi regimi in cui i 200 piaggio oggettivamente spingono di più (2000/2500) ci sto raramente, specialmente quando faccio molta strada.
Questa strada devo dire che mi ha portato dei bei risultati. In questo momento in giro ce ne sono due, perchè il terzo - che in realtà è il primo polini così lavorato, in ordine temporale - ha rotto la camicia dopo circa 20.000km da leone. Il secondo, a detta del proprietario, pare avere più coppia di un 210 polini (pero' è lamellare), l'ultimo è ancora in viaggio, sta tornando da capo nord e non accenna ad affaticarsi. Fasature 127°/172°, PWK 30 a valvola, 23/65 con 4a da 35. I rapporti sono risultati corti, nonostante la vespa pesi circa 290kg (in due + bagagli, tenda, zaini da campeggio etc...). L'unico problema che sta avendo è che bisogna pelare il gas in 4a, altrimenti in accelerazione slitta che è un piacere. Ovvero di coppia ce n'è da vendere fin dai bassi, ma non si può sfruttare. Abbiamo avuto un po' premura altrimenti avremmo pensato a una frizione più tenace. Pare che al ritorno abbia lasciato incredulo anche un vespista finlandese polinizzato anche lui, che voleva ingarellarsi ma le ha prese di santa ragione dalla vespa-transatlantico...
Adesso quello che voglio provare è con la 24/63, ma con altri accorgimenti all'albero, al carter-pompa e alla frizione, magari sempre in corsa 57. Se tira tutto come si deve ho trovato il mio motore da viaggio.
Per rispondere alla domanda sugli attrezzi, per i booster ho utilizzato una fresa a ogiva da 6mm con gambo lungo e per l'interno un attrezzo autocostruito su cui applico delle lime. Con lo stesso attrezzo rifinisco anche le luci in canna. Un fresino angolare risolverebbe molte cose, ma quelli in commercio sono un po' debolucci da usare sui cilindri, a mio avviso le frese con gambo da 1,6 sono buone solo per rifinire, per scavare ci vuole qualcosa di molto più robusto, su cui poter montare frese con gambo da 3. Avrei fatto anche un pensierino a costruirmelo...