....fatemi dire la mia, in amicizia, con una doverosa premessa:appassionatissimo di moto, motori e auto fin da età tenerissima, ero un sostenitore sfegatato del made in italy:il laverdone 750 dello zio, la vespa di papà e del cugino, la bellissima fiat 124 sport del babbo allora erano davvero il meglio alivello mondiale:sulla vespa è inutile parlare.....le 124 sport erano delle piccole ferrarine, stupende, sapevate che l'ing Lampredi, l'uomo che ne ha progettato i motori, è stato il primo ad utilizzare la cinghia dentata per la distribuzione?Geniale: il problema è che aveva dovuto adattare il vecchio basamento derivato 1100 ad aste e bilancieri per un motore sportivo e non sapeva dove far passare una catena.....tra parentesi, ne vennero fuori dei motori egregi: meno nobili ma più potenti dei coevi alfa-romeo, mio zio aveva il gt junior e mio papà il 1400 sport, quindi se non so dirvi io che il gt junior le buscava da tuti i punti di vista, sia in accelerazione che in allungo, solo che le fiat marcivano prima ed il marchio era meno blasonato...comunque, ritorniamo a noi: vespa 50, vespa 125, gilera arcore, laverda 350(poi portato a 600 e tuttora in mio possesso...), moto guzzi v7 850 gt e......poi ho avuto la disgrazia di provare la prima jap!!!!Ovviamente all'inizio facevo resistenza, tipo, ma che linea ha, ma è senza personalità, ma è copiata, ma ha questo, ma ha quello...ebbene, allora ancora le italiane rispetto alle jap qualche pregio lo mantenevano ancora...tipo:non capitava mai che le moto italiane uscissero di fabbrica con quei telai piccolini, spesso fuori quota oppure avessero di primo equipaggiamento copertoni da assassinio(i vecchi bridgestone....)una moto italiana magari non carburava, la smontavi spesso, però, su strada teneva meglio, in curva era più sicura...ma appena i jap impararono a fare telai, da allora non c'è stata più trippa per gatti..... la v7 che avevo comprato, la 850 gt, che mi pento amaramente di aver venduto, è stata una delle ultime, vere Moto Guzzi.....era un pachiderma, pesantissima, per guidarla bene dovevi prenderci la mano....non era facile far andare assieme i due cilindroni, ma ci si riusciva....un trucco per far andare bene le Guzzi che ancora molti sconoscono è quello di procedere ad una accurata taratura della pompa olio, ha un sistema a vite di controllo di sovrapressione che si stara e, siccome quei motori sono dei muli, il motore continua ad andare, ma arriva poco olio in testa e quindi diventa rumorosissimo e poco fluido nella guida..che io sappia , fino agli ultimi motori, quindi anche il v7 di cui state parlando, c'è sempre questo sistema, e spesso è lui causa di molti problemi....ma ormai non si possono più paragonare due moto, a parità di prezzo, una jap e una italiana, non c'è storia...chi trova accettabile il cardano guzzi attuale è perchè non ha mai guidato una yamaha con cardano o una honda con cardano.....ho provato l'honda crosstourer cardanica con cambio a doppia frizione e il cardano è più dolce di una catena...non so come abbiano fatto....idem i cardani yamaha, sono spettacolari, fin da quello della vecchia xj 900, moto che ho posseduto per un pò di tempo....e poi, i kilometri....prima, con le moto italiane, era normale considerare continue revisioni, carburazioni, sostituzioni di spilli, candele, fili elettrici, lampadine, fili frizione, etc.....poi con le jap, basta più...nonostante tutto, guai a chi mi tocca il laverdino...che prima o poi devo metterlo a punto come dico io...ma in 65.000 km circa assieme l'ho smontato mille volte e gli ho cambiato tutto il cambiabile...invece, nel 1983 circa, accade il fattaccio: un mio amico, per sua incapacità, sbiella(se volete vi racconto come, un'altra moto si sarebbe spezzata in due...)il motore della sua yamaha rd350lc con un anno di vita....si fa due conti, e mi vende a 4 soldi questa motina intonsa col motore sbiellato....io, solo italian rider, la presi con la scusa di sistemarla per mio fratello , ma me ne innamorai maledettamente, al punto di toglierla dalle sue mani dopo un incidente e farla definitivamente mia: la riparai con pochi soldi, utilizzando una biella adattata da un motore da cross(l'rd è un 2 tempi bicilindrico), ed ancora il motore è così....da allora ci ho fatto qualcosa come 100.000 km e mi sono accorto di non aver mai sostituito una lampadina, o un filo frizione....solo le candele ogni 3000 km(a mio fratello duravano 1000 km...) e poi sono stati 100.000 km di libidine pura, con pomeriggi in garage solo per tentare di migliorare qualcosa....poi, l'altro rd...anche lui, comprato incidentato a 2 lire, sistemato e 35.000 km circa senza nessun problema...poi il cbr 600...ahhhhhhhhh....75.000 km di pura libidine cambiando solo materiale di consumo e camminandoci come un pazzo...poi, l'xt 600, 85.000 km di spensieratezza, dal fuoristrada duro al viaggio in mezzo all'europa, sperduto....con prestazioni mai ottenute da un monocilindrico.....poi l'africa twin....un pò pesante, ma perfino noioso per la sua eccessiva affidabilità...insomma, filoitaliani, vi capisco, ma siete malati......non POTETE essere obiettivi...è come quando qualcuno ci dice che il frullosputer è meglio della vespa.....siamo malati di vespite, solo così possiamo sopportarci un mezzo puzzolente, dalla tenuta di strada incerta e dai consumi improponibili per la cilindrata, che noi snaturiamo per adattarlo alle nostre esigenze....io , per quanto mi riguarda, di fronte alle vespe sono malato, e anche le mie vecchie moto italiane degli anni 70 e 80....ma adesso non ce la faccio a difendere un prodotto come la ducati che viene puntualmente sverniciata da jap meno blasonate e costa il doppio, per non parlare del fattore affidabilità...insomma...come diceva quel tale "de gustibus non est sputacchiandum.....o no?