Citazione Originariamente Scritto da MrOizo Visualizza Messaggio
Purtroppo Dex, di questi tempi Marx è abbastanza fuori moda......l'unico economista che si sia mai preoccupato di affrontare in modo serio tale aspetto (plusvalore)...agli altri economisti non è mai venuto in mente..che sbadati, poverini!!!!
P.S.:Scusate se con quanto ho scritto possa essere andato oltre il divieto di parlare di politica in questo forum...ma non è mia intenzione fare proselitismo politico, anche perchè ho menzionato Marx come economista e non come teorico politico e penso questo possa bastare...in caso contrario, accetterò di buon grado la cancellazione del post...
MrOizo, ritornando con la memoria ai miei studi unversitari, ricordo che ogni economista poneva l'accento su alcuni aspetti della teoria economica ai quali era evidentemente più sensibile, dando invece meno rilievo ad altri.
Il ragionamento di Marx ovviamente non fa una grinza, e del resto se così non fosse nessun imprenditore avrebbe utilità a fare impresa avvalendosi della collaborazione di lavoratori dipendenti....se lo fa, è perchè riesce a trarne un plusvalore.
Per molte aziende però negli ultimi anni la situazione è drasticamente peggiorata, prima con l'avvento di Cina ed altri LCC che hanno invaso i mercati con prodotti a prezzi inarrivabili per le imprese italiane, e poi con la recente durissima crisi enonomico/finanziaria.
Molte aziende che prima riuscivano a stare sul mercato, oggi sono in grosse difficoltà, molte hanno cessato l'attività ed altre hanno delocalizzato con enorme perdita di posti di lavoro in Italia.
Dico io: ma non si potrebbe spingere queste imprese a continuare a produrre in Italia, anche con una tassazione meno opprimente?
E' vero, ci sono i vincoli di bilancio, il debito pubblico...ma tra cassa integrazione e sussidi vari quanto stiamo spendendo?
E poi, si deve salvaguardare la dignità di tutti i lavoratori e gli imprenditori che fanno onestamente il loro lavoro e, ingiustamente, pagano il prezzo più alto di questa situazione.